
LEADERS FOR PEACE. AL VIA IL TERZO ANNO DELLA CAMPAGNA DI RONDINE, PER AFFRONTARE ANCHE I CONFLITTI CAUSATI DAL COVID
STATI E ISTITUZIONI SI SCHIERANO CON I GIOVANI DI RONDINE: “INVESTITE NEI LEADER DI PACE DI DOMANI”
DAL PRESIDENTE DEL CESE, LUCA JAHIER LA TERZA FIRMA A SOSTEGNO DELLA FORMAZIONE DI LEADER DI PACE
LA COSTA RICA FIRMA L’APPELLO LEADERS FOR PEACE
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RONDINE WORLD ROOM: LA RISPOSTA DI LEADERS FOR PEACE ALLA PANDEMIA
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PRATO FIRMA L’APPELLO, PRIMA CITTÀ DEL MONDO
LEADERS FOR PEACE, UN ANNO DOPO: EVENTO ALL’ONU CON ITALIA, ARMENIA, GIORDANIA, UE, SIERRA LEONE
IL PREMIER CONTE PORTA RONDINE ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
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IL PREMIER CONTE A RONDINE PER SUPPORTARE LA CAMPAGNA
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L’ITALIA FIRMA L’APPELLO
LEADERS FOR PEACE PRESENTATA ALL’ONU
LA CAMPAGNA PRESENTATA A PAPA FRANCESCO E AL CORPO DIPLOMATICO PRESSO LA SANTA SEDE
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L’INIZIO DI TUTTO: DALLA VERNA ALL’INCONTRO CON IL PRESIDENTE MATTARELLA. NASCE “LEADERS FOR PEACE”

LEADERS FOR PEACE. AL VIA IL TERZO ANNO DELLA CAMPAGNA DI RONDINE, PER AFFRONTARE ANCHE I CONFLITTI CAUSATI DAL COVID
I giovani di Rondine a dialogo con i leader globali per un domani post-pandemico

LA COSTA RICA FIRMA L’APPELLO LEADERS FOR PEACE
Arriva la seconda firma ufficiale della Campagna “Leaders for Peace” promossa da Rondine Cittadella

IL PREMIER CONTE A RONDINE PER SUPPORTARE LA CAMPAGNA
«Confermo l’adesione alla campagna Leaders for Peace e vi porto un gesto piccolo, simbolico, ma concreto: cinque
Nel dicembre 2018, a settant’anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e a un secolo dalla fine della Prima guerra mondiale, i giovani e gli ex studenti di Rondine Cittadella della Pace hanno lanciato un Appello a tutti i popoli per compiere il primo passo verso una svolta decisiva sul tema dei diritti umani.
Con la campagna “Leaders for Peace”, Rondine chiede a ciascuno dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite di dedicare una cifra simbolica dal proprio bilancio della difesa alla formazione di altrettanti leader globali in grado di intervenire nei principali contesti di conflitto del mondo, per promuovere lo sviluppo di relazioni sociali e politiche pacificate.
Rondine chiede inoltre a ogni Stato membro di inserire l’insegnamento e l’educazione ai diritti umani nei sistemi d’istruzione nazionali, integrandoli con le sperimentazioni del Metodo Rondine sulla trasformazione creativa dei conflitti.
L’obiettivo è la graduale estinzione dei contesti bellici dal pianeta attraverso l’affermazione di una nuova cultura che smascheri il falso concetto di nemico e diffonda tra i cittadini le abilità per trasformare positivamente i conflitti, integrando l’educazione del Metodo Rondine con l’insegnamento dei diritti umani.
Su invito del ministero degli Affari Esteri italiano e della Rappresentanza italiana alle Nazioni Unite, Rondine ha lanciato la campagna e l’Appello con un grande evento internazionale presso la sede delle Nazioni Unite a New York il 10 dicembre 2018.
Un anno dopo, il 5 dicembre 2019, studentesse e studenti di Rondine sono tornati alle Nazioni Unite per dire al mondo che quello che sembrava un sogno stava diventando realtà: nel primo anno di campagna, Leaders for Peace ha ricevuto il sostegno del Presidente italiano Mattarella e del Santo Padre Francesco, l’Appello è stato formalmente firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per il Governo italiano e, infine, l’evento alle Nazioni Unite del 2019 è stato co-patrocinato da Armenia, Giordania, Unione Europea e dall’Ufficio del Delegato Giovanile del Segretario Generale dell’ONU, alla presenza della Sierra Leone.
Speriamo che molti altri Stati e istituzioni seguiranno l’Italia nel sostenere Leaders for Peace: aiuta Rondine a promuovere la campagna e l’Appello nel mondo.
L’obiettivo è contribuire a un pianeta privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per gestire creativamente i differenti conflitti.
Lo Studentato internazionale – World House è il progetto che dà origine e continua ispirazione a Rondine. Esso accoglie giovani provenienti da Paesi teatro di conflitti armati o di situazioni post-conflitto e li aiuta a scoprire la persona nel proprio nemico, attraverso l’impegno difficile e sorprendente della convivenza quotidiana. Con i suoi percorsi di formazione, Rondine li porta a diventare leader di sé stessi, della propria comunità e attori di cambiamento nella società civile globale, nella continua ricerca del bene comune.

Kan Taniya
abcaso
Kan Taniya
abcaso
A 19 anni sono arrivato a Rondine con l’obiettivo di diventare web designer. Ma nella Cittadella della Pace ho avuto la possibilità di confrontarmi con rappresentanti delle istituzioni, della diplomazia e della società civile. Ho capito che potevo e dovevo diventare un leader per dare una risposta concreta a un bisogno profondo e urgente del mio Paese. Al mio rientro a casa, ho ricoperto un alto ruolo istituzionale in qualità di rappresentante abcaso alle Discussioni internazionali di Ginevra (GID) per le trattative di pace in seguito al conflitto nel Caucaso del sud del 2008. In certi luoghi specialmente una persona fa la differenza!

Maria Karapetyan
armena
Maria Karapetyan
armena
Sono nata nel 1988, quando la terra armena è stata squarciata da un terribile terremoto. Negli anni ho imparato ad accettare gli eventi che non posso cambiare, ma a intervenire con coraggio dove posso fare la differenza. Anche grazie a Rondine. Ho contribuito a progetti innovativi di dialogo tra i popoli del Caucaso meridionale. Dal 2012 sono stata direttore di sviluppo dell’Imagine Center for Transformation of Conflict, organizzazione indipendente e apolitica nata nel 2007 per la trasformazione positiva delle relazioni e la creazione di fondamenti per una pace durevole e sostenibile nelle società che hanno superato i conflitti. Nella primavera del 2018 ero in piazza a Yerevan tra i protagonisti per il cambiamento politico del mio Paese verso una maggiore democrazia: oggi sono membro dell’Assemblea nazionale della Repubblica Armena.
I giovani non sono solo il futuro, ma il presente: se offri ai giovani la possibilità di prendere parte alla formazione del proprio futuro, loro possono essere in prima linea nella costruzione della pace.

Noam Pupko
israeliano
Cresciuto dentro una guerra che dura da decenni, grazie al percorso di formazione a Rondine sono diventato..
Noam Pupko
israeliano
Cresciuto dentro una guerra che dura da decenni, grazie al percorso di formazione a Rondine sono diventato assistente sociale e formatore nell’ambito della mediazione e trasformazione dei conflitti, anche in aree critiche. Nel 2014 ho co-fondato The Other Way, un centro di formazione e consulenza sulle tematiche di gestione dei conflitti, comunicazione interculturale, creatività e innovazione. Dal 2015 ho avuto la straordinaria possibilità di trasmettere l’esperienza e gli strumenti acquisiti alle nuove generazioni, dedicandomi alla formazione e all’educazione di giovani provenienti da tutte le regioni d’Italia. Mi dedico a questo obiettivo, in particolare, attraverso uno dei progetti innovativi di Rondine – il Quarto Anno Liceale d’Eccellenza – che consente ai giovani la trasformazione dei propri conflitti in un progetto di vita pieno di senso.

Manuella Markaj
kosovara
Manuella Markaj
kosovara
Fin da bambina ho avuto un sogno: incidere positivamente nelle vite degli altri. A Rondine ho imparato come realizzarlo.
Oggi sono vice presidente di Rondine International Peace Lab (RIPL), l’associazione degli ex studenti di Rondine: ho dato il mio contributo al primo progetto di diplomazia popolare di RIPL, Initiative for Democratic and Peaceful Elections in Sierra Leone, che ha applicato con successo il Metodo Rondine a una vicenda politica – le elezioni presidenziali – in una situazione post guerra civile, dai villaggi più sperduti ai contesti urbani. Nel mio Paese di origine ho collaborato con il progetto Unicef in Kosovo, ho contribuito alla fondazione del progetto Econ Institute a Pristina e ho lavorato per il ministero del Commercio e dell’Industria come capo dell’ufficio della Segreteria Generale.
- “Affrontare le proprie sfide con coraggio e curiosità può portarci a trasformare anche le difficoltà più importanti in opportunità. A Rondine, ogni giorno, elementi di conflitto si trasformano in occasione di incontro e convivenza.” Alex Zanardi“Rondine è un’esperienza straordinaria, umana e spirituale, che mi ha aperto il cuore. Nasce dalla curiosità e dalla voglia di conoscere, che sono il motore che ci spinge in avanti. Bisogna liberarsi dall’obbligo di avere paura.” Brunello Cucinelli
- “Affrontare le proprie sfide con coraggio e curiosità può portarci a trasformare anche le difficoltà più importanti in opportunità. A Rondine, ogni giorno, elementi di conflitto si trasformano in occasione di incontro e convivenza.” Alex Zanardi“Rondine è un’esperienza straordinaria, umana e spirituale, che mi ha aperto il cuore. Nasce dalla curiosità e dalla voglia di conoscere, che sono il motore che ci spinge in avanti. Bisogna liberarsi dall’obbligo di avere paura.” Brunello Cucinelli
- “La globalizzazione ha sconvolto la diplomazia e le relazioni tra gli Stati. C’è bisogno di creare reti nel mondo globale: perché nel mondo globale abbiamo l’illusione di sapere tutto. Il lavoro che nasce a Rondine, rete di amicizia e di comunicazione, è particolarmente importante perché rappresenta un giacimento di pace sicuro, alla base della vicenda di globalizzazione del Mediterraneo.” Andrea Riccardi“La violenza occupa sempre le prime pagine dei giornali. Dovremmo invece concentrarci sulle storie di speranza che arrivano da associazioni come Rondine. Spero che i suoi giovani diventino la nuova generazione di leader nei propri Paesi, per contribuire a risolvere i conflitti in maniera efficace.” Noa
- “Il rispetto delle culture e delle tradizioni altrui è essenziale per superare i conflitti: la diversità è ricchezza per l’uomo e futura salvezza per il pianeta. A Rondine si coltiva tutto questo e spero che i suoi frutti si espandano in tutto il mondo.” Vandana Shiva“Per costruire la pace è fondamentale la creatività. Il conflitto è il sale dell’esistenza e, senza la violenza, rappresenta qualcosa di buono che ogni individuo dovrebbe imparare a sviluppare. Ma per farlo bisogna utilizzare la creatività. Dovremmo quindi imparare a valorizzare i giovani e le loro capacità di sviluppare una maggiore fantasia. Rondine è un bell’esempio di creatività, un luogo senza violenza, di confronto e dialogo.” Johan Galtung
- “Oggi sfoghiamo la rabbia nella violenza. Mio nonno mi ha insegnato a canalizzarla in un’azione positiva. La pace dipende da noi, da ciascuno di noi, da quanto ci crediamo fino in fondo. Qui a Rondine ci si crede.” Arun Gandhi
- “Affrontare le proprie sfide con coraggio e curiosità può portarci a trasformare anche le difficoltà più importanti in opportunità. A Rondine, ogni giorno, elementi di conflitto si trasformano in occasione di incontro e convivenza.” Alex Zanardi
- “Rondine è un’esperienza straordinaria, umana e spirituale, che mi ha aperto il cuore. Nasce dalla curiosità e dalla voglia di conoscere, che sono il motore che ci spinge in avanti. Bisogna liberarsi dall’obbligo di avere paura.” Brunello Cucinelli
- “Fare memoria è anche questo: battersi per un mondo migliore. Rondine è una piccola località in cui si vive e coltiva un sogno in cui mi riconosco. Un’utopia? Forse sì, ma splendida.” Liliana Segre
- “Nutro grande ammirazione per l’instancabile impegno di Rondine nella promozione di una convivenza pacifica e nella trasformazione dei conflitti. Ci ricorda che accogliere chi è diverso da noi non indebolisce le nostre convinzioni e che gli esseri umani possono riconoscersi in valori universali.” Hassan bin Talal – Principe di Giordania
- “La globalizzazione ha sconvolto la diplomazia e le relazioni tra gli Stati. C’è bisogno di creare reti nel mondo globale: perché nel mondo globale abbiamo l’illusione di sapere tutto. Il lavoro che nasce a Rondine, rete di amicizia e di comunicazione, è particolarmente importante perché rappresenta un giacimento di pace sicuro, alla base della vicenda di globalizzazione del Mediterraneo.” Andrea Riccardi
- “La violenza occupa sempre le prime pagine dei giornali. Dovremmo invece concentrarci sulle storie di speranza che arrivano da associazioni come Rondine. Spero che i suoi giovani diventino la nuova generazione di leader nei propri Paesi, per contribuire a risolvere i conflitti in maniera efficace.” Noa
- “Il rispetto delle culture e delle tradizioni altrui è essenziale per superare i conflitti: la diversità è ricchezza per l’uomo e futura salvezza per il pianeta. A Rondine si coltiva tutto questo e spero che i suoi frutti si espandano in tutto il mondo.” Vandana Shiva
- “Per costruire la pace è fondamentale la creatività. Il conflitto è il sale dell’esistenza e, senza la violenza, rappresenta qualcosa di buono che ogni individuo dovrebbe imparare a sviluppare. Ma per farlo bisogna utilizzare la creatività. Dovremmo quindi imparare a valorizzare i giovani e le loro capacità di sviluppare una maggiore fantasia. Rondine è un bell’esempio di creatività, un luogo senza violenza, di confronto e dialogo.” Johan Galtung
- “Oggi sfoghiamo la rabbia nella violenza. Mio nonno mi ha insegnato a canalizzarla in un’azione positiva. La pace dipende da noi, da ciascuno di noi, da quanto ci crediamo fino in fondo. Qui a Rondine ci si crede.” Arun Gandhi




















