fbpx

REstART Festival: la World House ha portato in Europa il metodo e la voce di Rondine

 

Nei giorni scorsi gli studenti della World House, insieme allo staff di Rondine, sono stati a Lovanio, in Belgio, per partecipare al REstART Festival, evento internazionale promosso dall’European Forum for Restorative Justice (EFRJ) che unisce arte e giustizia riparativa con l’obiettivo di ispirare dialogo e trasformazione.

La partecipazione al festival ha rinnovato la lunga collaborazione con l’EFRJ, una rete di riferimento sostenuta dall’Unione Europea e impegnata nello sviluppo e nella diffusione della giustizia riparativa negli Stati membri. Un rapporto consolidato che, già nel 2024, aveva visto Rondine Cittadella della Pace intervenire al Forum europeo sulla giustizia riparativa di Tallinn (maggio 2024), intitolato “Just Times: Restorative Justice Responses in Dark Times”, attraverso la testimonianza di due giovani attiviste del programma World House, Adelina Tërshani (Kosovo) ed Elina Khachatryan (Armenia). Collaborazione rafforzata dalla presenza dell’EFRJ a YouTopic Fest 2025.

All’interno del REstART Festival è stata ospitata anche la mostra Trovarsi nella traduzione, curata proprio da Adelina Tërshani, che – attraverso storie e fotografie – ha mostrato come il linguaggio possa trasformarsi da barriera in ponte. Le 12 parole del Metodo Rondine sono così diventate occasioni di incontro e dialogo, capaci di trasformare pregiudizi in valori di empatia e riconciliazione.

Evento centrale del festival è stato inoltre lo spettacolo, o non-spettacolo, Dissonanze in accordo, che ha portato in scena le testimonianze reali dei giovani della World House di Rondine, provenienti da Paesi in conflitto e impegnati a imparare a vivere e dialogare con il “nemico”.

Attraverso parole e musica, lo spettacolo ha raccontato il cammino dal conflitto alla riconciliazione, mostrando come l’odio ereditato possa trasformarsi in incontro umano. Le due dimensioni si sono intrecciate e fuse in un’unica voce: le dissonanze si sono lentamente accordate per comunicare un messaggio nuovo. La rappresentazione ha offerto una trasposizione artistica del messaggio di Rondine, raccontando il lavoro quotidiano per la risoluzione dei conflitti che si svolge alla Cittadella della Pace, sulle rive dell’Arno, nel cuore della Toscana.
L’intensità del racconto è stata amplificata dalla collaborazione con l’Orchestra Instabile di OIDA di Arezzo.

L’iniziativa si è inserita tra le attività della campagna Leaders for Peace, nei giorni che precedono il 10 dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti Umani e anniversario della firma della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Una data simbolica per Rondine che, proprio il 10 dicembre 2018, aveva lanciato la campagna Leaders for Peace: una proposta presentata alle Nazioni Unite e rivolta a tutti i governi del mondo per investire nella formazione di nuovi leader di pace e introdurre l’educazione ai diritti umani nei programmi scolastici nazionali.

 

Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
Print