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L’INIZIO DI TUTTO: DALLA VERNA ALL’INCONTRO CON IL PRESIDENTE MATTARELLA. NASCE “LEADERS FOR PEACE”

È stata La Verna, che Giorgio La Pira definiva “trampolino per imprese di pace”, a fare da cornice al lancio ufficiale della campagna globale Leaders for Peace in vista dell’evento di lancio internazionale alle Nazioni Unite del 10 dicembre 2019 in occasione del 70° anniversario dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

L’evento si è svolto alla presenza di alcuni tra i fondatori e amici di lunga data dell’esperimento di pace poi divenuto Rondine (il presidente Franco Vaccari, il vescovo di Grosseto mons. Rodolfo Cetoloni, Domenico Gianicomandante del Corpo della Gendarmeria vaticana e Felix Stanevskiyex ambasciatore russo in Italia). Cuore dell’evento è stata la diffusione dell’Appello della campagna globale, con cui Rondine chiede agli Stati Membri delle Nazioni Unite di devolvere una cifra simbolica dal proprio bilancio della difesa a borse di studio per futuri leader di pace e di introdurre l’educazione ai diritti umani nei sistemi di istruzione nazionali, integrandola con il Metodo Rondine. “Occorrono leader globali, leader di pace formati con metodo nuovo e capaci di influenzare subito le società e il nostro pianeta, per orientare il cambiamento e il salto in una nuova era”, ha letto, citando l’Appello, Manuella Markaj, vice presidente di Rondine International Peace Lab, l’associazione che riunisce gli ex studenti della Cittadella della Pace e che promuove la campagna insieme a Rondine.

Solo quattro giorni dopo il lancio alla Verna, studentesse e studenti di Rondine hanno portato Leaders for Peace al Quirinale. È stato infatti il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella il primo Capo di Stato a ricevere ufficialmente l’Appello che Rondine avrebbe poi presentato ai 193 Stati membri delle Nazioni Unite il 10 dicembre 2019.

L’Appello della campagna è stato letto al Presidente della Repubblica da una giovane palestinese e da un israeliano, che a Rondine dimostrano di poter convivere ogni giorno e lavorare insieme. Mattarella, cogliendo la forza del loro messaggio e di un’esperienza di vita vera, ha accolto l’Appello manifestando profonda vicinanza e incoraggiamento ai giovani di Rondine perché possano essere portatori di un cambiamento nel mondo che parta proprio dall’Italia.

La loro passione e il loro coraggio hanno emozionato e colpito nel profondo il Presidente Mattarella, che li ha incoraggiati a continuare questo percorso perché, come ci insegna la Storia, dal basso si può cambiare il mondo, anche quando sembra impossibile.

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