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PRATO FIRMA L’APPELLO, PRIMA CITTÀ DEL MONDO

Prato firma la Pace, un gesto simbolico di forte impatto perché segna la strada di una nuova rotta nella costruzione del tessuto sociale, anche di una città. Una scommessa che parte dai giovani e dalla loro formazione perché possano crescere come leader della propria comunità locale, come dei Governi in tutto il mondo.

E l’appello arriva da Rondine Cittadella della Pace, l’associazione internazionale che ha sede nell’omonimo borgo dell’aretino che si impegna per la riduzione del conflitto armato nel mondo, formando giovani provenienti da luoghi di conflitto, ma anche giovani di tutta Italia che scelgono di impegnarsi per risolvere i conflitti sociali delle proprie comunità.  Un appello lanciato alle Nazioni Unite, ormai un anno fa che chiede ai Governi di spostare una cifra simbolica – corrispondente al costo di un’arma – dal bilancio per la difesa, per investirlo nella formazione di futuri leader globali e inserire l’insegnamento dei Diritti Umani nei programmi educativi nazionali. Ma proprio in virtù della sua vocazione universale questo appello può essere firmato da tutti, cittadini, società civile, istituzioni.

E oggi la città di Prato ha scelto di essere tra i promotori di chi crede che attraverso le relazioni si possa fondare una nuova leadership capace di garantire la pace. La firma del sindaco Matteo Biffoni è avvenuta oggi nel salone consiliare al termine della lettura dell’Appello affidata proprio agli studenti di Rondine.  Tra i presenti il Presidente della Provincia, Francesco Puggelli, il Presidente del Consiglio comunale, Gabriele Alberti, Stefano Betti, Vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato,  Mariagrazia Ciambellotti, dirigente scolastico Liceo Statale “Carlo Livi”, Franco Vaccari, Presidente di Rondine Cittadella della Pace, Lana, georgiana, studentessa di Rondine, Benedetta Fanfani e Benedetto Mucci, alumni pratesi del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine.

Il primo cittadino si è detto “onorato e felice e ha sottolineato quanto sia necessario schierarsi , così come ha fatto e fa Rondine, nella direzione, l’unica giusta, che costruisce ponti e abbatte muri” e al termine dell’incontro il Comune di Prato ha offerto un dono simbolico e una pergamena a Rondine Cittadella della Pace “Per il costante ed encomiabile impegno in favore della pace fra i popoli e dei diritti umani, punto di riferimento per la diffusione e l’affermazione di una nuova cultura di convivenza, pacificazione e rispetto fra tutti i cittadini del mondo”.

“Siamo onorati del fatto che la città di Prato abbia deciso di sostenere la campagna di Rondine e lanciare un forte messaggio di impegno per la pace e il dialogo”. Afferma il Presidente di Rondine, Franco Vaccari. “Il nostro grazie al Sindaco e all’amministrazione che hanno accolto a livello territoriale un appello mondiale dimostrando come dimensioni globali e locali possano incontrarsi e produrre un nuovo sistema di relazioni capaci di generare azioni di forte impatto. Lo vediamo prima di tutto guardando gli studenti pratesi – continua Vaccari – che hanno scelto di trascorrere un anno di scuola a Rondine e continuano a dialogare con noi per rendere di impatto i loro progetti per la comunità di Prato. Una dimostrazione del fatto che investire nella leadership delle giovani generazioni sia una scommessa vincente quanto necessaria nelle nostre città come a livello internazionale”.

Un lungo rapporto quello che lega Rondine alla città di Prato anche grazie alla numerosa presenza di studenti pratesi all’interno del progetto “Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine” ormai alla quinta edizione, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato per la quale è intervenuto il Vicepresidente Stefano Betti. “È davvero una bella notizia che la campagna globale Leaders for Peace promossa da Rondine, tocchi anche Prato. È un segnale forte per la nostra comunità e per chi ci guarda dall’esterno: oggi più che mai occorre affermare con concretezza e determinazione i valori della pace e della convivenza come unico percorso possibile della storia. La Fondazione Cassa di risparmio di Prato è fiera di aver creduto nel progetto del Quarto anno di Rondine, nelle ragazze e nei ragazzi che ne sono stati e ne sono protagonisti. Siamo convinti che il futuro comincia da loro, dal loro coraggio e dal loro impegno per la restituzione di quanto hanno ricevuto nell’esperienza fatta a Rondine. Questi ragazzi ci insegnano che il cambiamento è possibile, basta volerlo”.

Lo dimostra la storia di Benedetta Fanfani che ha partecipato a Quarto Anno a Rondine insieme alla sia amica Luisa Guan, una ragazza pratese di famiglia cinese conosciuta dalle elementari. “L’esperienza a Rondine, oltre ad avere avuto un forte impatto nella nostra vita personale, lo ha avuto anche nella nostra amicizia – racconta Benedetta –  permettendoci di trovare l’una nell’altra, un sostegno per crescere personalmente e la consapevolezza che la diversità culturale dalla quale proveniamo è il punto di forza della nostra amicizia.  Per questo abbiamo deciso di fare insieme il progetto che si chiama “Rompi la quarta parete” perché in teatro è un muro immaginario tra pubblico e palco e l’abbiamo paragonato ad un muro di stereotipi che ci siamo costruiti davanti allo straniero, basandoci su ciò che viene detto e senza impegnarci a conoscere chi abbiamo davanti”.

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